domenica 29 novembre ore 18
e lunedì 30 novembre matinée | teatro ragazzi
Luna e GNAC Teatro
FIATONE
Io e La bicicletta
di e con Michele Eynard e Federica Molteni e una biciletta
regia Carmen Pellegrinelli
disegno luci Adriano Salvi
prodotto con il contributo di Residenza Teatrale Initinere
dai 6 anni
Uno spettacolo comico e al tempo stesso toccante e poetico, per parlare di bicicletta e mobilità dolce.
Tutti gli spettatori sono invitati a venire a teatro in bicicletta!
“che la bicicletta non stia in piedi da sola e che abbia bisogno di qualcosa o qualcuno che la sorregga: questo fa di essa una macchina commovente”
Mauro Parrini
Fiatone racconta il percorso di formazione di un ciclista urbano, uno che adotta la bicicletta come principale mezzo di trasporto, con qualsiasi tempo e su qualsiasi tragitto, per necessità e poi per scelta, sfidando un tracciato di viabilità pensato solo per il traffico automobilistico, e sfidando una cultura urbana in cui l’auto è data semplicemente per scontata. Italo è un normale automobilista urbano. Ogni giorno va al lavoro in macchina e torna dal lavoro in macchina, contribuendo ad alimentare l’Eterno Ingorgo. Non c’è nulla di sbagliato in questo. È semplicemente la Normalità.
Poi un giorno tutto cambia. Per un incredibile scherzo del destino, dall’oggi al domani, l’automobile gli è preclusa. QUALSIASI automobile. Mai più automobili per i propri spostamenti. Che fare? Coi mezzi pubblici è un delirio. Ma in cantina è sepolta una vecchia bicicletta…
Uno spettacolo per raccontare il percorso di formazione di un ciclista urbano, uno che adotta la bicicletta come principale mezzo di trasporto, con qualsiasi tempo e su qualsiasi tragitto, per necessità e poi per scelta, sfidando un tracciato di viabilità pensato solo per il traffico automobilistico, e sfidando una cultura urbana in cui l’auto è data semplicemente per scontata. I due mondi opposti, gli opposti profili psicologici, e gli opposti punti di vista sulle Questioni della Vita, quello dell’automobilista e quello del ciclista, tra ingorghi, piste ciclabili, forature, salite e discese, infrazioni e intemperie, vengono a collidere comicamente attraverso le tappe di questa esperienza di cambiamento.
Italo incarna un processo di cambiamento che sta avvenendo con velocità diverse in tutti i paesi occidentali. Un processo inevitabile e speriamo non troppo traumatico: il tramonto dell’automobile come mezzo prioritario per il trasporto urbano. E come tutti i processi inevitabili anche questo non parte da una presa di coscienza ma da una necessità fisica.
Il Fiatone del titolo lo si ritrova in pieno in uno spettacolo che sposta sul piano del gioco fisico tutti i rivoluzionamenti mentali che il passaggio dall’auto alla bicicletta comporta. Il corpo riscoperto, con le sue fragilità, le sue necessità, la sua fatica e la sua esultanza è il protagonista assoluto di questa storia.
In scena pochi oggetti e due attori che in un vorticoso gioco di interpretazione evocano diversi ambienti attraverso personaggi, gesti e rumori, ricreando per il pubblico la suggestione di una strada, di un concessionario di auto, di un vagone di pendolari, di una cantina, di uno studio medico, di una ciclo-officina, di un’aula di tribunale. Ancora una volta sono i corpi degli attori a disegnare per il pubblico gli ambienti attraverso i gesti che li caratterizzano.
Luna e GNAC Teatro nasce nel 2008 da Michele Eynard e Federica Molteni, dopo una decennale collaborazione artistica. La ricerca sul comico, sulla comunicazione non verbale, sulla naturalezza in scena, sul mescolamento e la contaminazione dei linguaggi, l’impegno per la difesa dell’ambiente, il linguaggio dell’ironia e della leggerezza, fanno parte del bagaglio di esperienza e di sensibilità che portiamo con noi. Il nome del nucleo artistico, preso in prestito da un racconto di Italo Calvino, riassume la caratteristica dominante del nostro lavoro: la tensione verso un’elevazione poetica e il brusco ritorno coi piedi per terra, nel piatto, banale e assordante quotidiano. Il contrasto tra questi due universi antitetici e ugualmente necessari è il nostro terreno di ricerca. Dal 2010 Luna e Gnac, insieme a Slapsus e Ambaradan, diventa residenza teatrale, negli spazi dell’ex-monastero di Valmarina a Bergamo. La Residenza Teatrale Initinere è un progetto triennale di produzione teatrale, che vede il contributo di Fondazione Cariplo.
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